Matteo Bracigliano, socio fondatore, insieme a Davide D’Alessandro, Enrico Iannuzzi e Enrico Bernini, dell’Agenzia per il Lavoro Apis, si sofferma sulle nuove tendenze del mondo del lavoro. “Il Covid ha fatto emergere nuove esigenze e richieste, soprattutto nel settore sanitario. Come Agenzia lavoriamo con diverse strutture sanitarie di eccellenza del Nord anche se, fortunatamente, i nostri settori di riferimento tengono bene in questa complicata congiuntura grazie, evidentemente, alle scelte di qualità fatte e portate avanti in questi anni”. Con sede principale a Salerno, Apis, sostenuta da nove soci finanziatori, è operativa da marzo 2018 ed è presente con proprie filiali anche a Cassino, Sant’Croce sull’Arno in Toscana, Fossano in Piemonte, Treviso e, recentemente, in Emilia Romagna, a Bologna. Nella sua funzione di somministratore, autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Apis immette ogni giorno nel mercato del lavoro centinaia di persone, regolarmente assunte e formate per rispondere al meglio alle richieste del cosiddetto utilizzatore, un’azienda pubblica o privata. Un ruolo di mediazione tra domanda e offerta di lavoro che impegna l’agenzia in una quotidiana attività di selezione del personale, sempre in linea con le esigenze del mercato.
Apis ha puntato fin dall’inizio sui settori in cui sono richieste professionalità di qualità.
E’ stata una nostra scelta precisa, perché crediamo che la qualità faccia ancora la differenza. Dall’automotive all’ingegneria nel mondo dell’aerospazio, passando per la costruzione e la progettazione di navi fino ai profili specializzati per il settore dei treni: sono questi alcuni dei settori in cui, in pochi anni, abbiamo maturato un significativo vantaggio competitivo. I settori in cui siamo posizionati oggi sono anche quelli dell’agroalimentare, del chimico-farmaceutico, del metalmeccanico, dove forniamo sia operai specializzati e certificati che ingegneri. Abbiamo creato partnership con soggetti che valutano, misurano e certificano le competenze tecniche: questo rappresenta un vantaggio competitivo rispetto ad una concorrenza molto agguerrita. Oggi le competenze vanno dimostrate.
Oltre all’ambito sanitario ci sono altri settori in qualche modo “beneficiati” dal Covid?
Stiamo vivendo una situazione simile a quella che si verifica nei periodi di guerra in cui, a fronte di interi settori in ginocchio, ce ne sono altri che tengono e crescono. La sanità è sicuramente uno di quei comparti in cui si registra una maggiore esigenza di personale, ma ce ne sono anche altri, a partire da quelli che ruotano attorno alla sicurezza. Al momento stiamo collaborando con una delle aziende di riferimento in Italia, fornendo loro tutti i profili professionali richiesti, dagli operai specializzati agli ingeneri. Il bisogno, l’esigenza di sicurezza sono ormai avvertiti a tutti i livelli, dalle aziende ai singoli cittadini, passando naturalmente per la pubblica amministrazione.
Dalla sua privilegiata posizione di osservatore del mercato del lavoro, se la sente di dare qualche consiglio utile ai tanti giovani alla ricerca di un impiego? Partiamo dal Curriculum Vitae.
Il CV resta fondamentale, è il biglietto da visita di qualsiasi candidato, ma è chiaro che oggi non è più sufficiente per scegliere il personale. Con i social e i sistemi informatici sono cambiati tutti i metodi di selezione del personale. Abbiamo investito molto nei principali sistemi di recruiting attivi sul web, che rappresentano sicuramente una banca dati formidabile, ma non possiamo non registrare che oggi, attraverso i social, riusciamo, con una semplice sponsorizzata, ad entrare direttamente in contatto con i profili professionali che ci interessano di più. Non a caso come Apis ci siamo dotati di un ingegnere informatico che ci consente di stare al passo con le nuove tecniche, di selezionare e gestire al meglio tutti i dati di cui abbiamo bisogno. Siamo piccoli e flessibili, e questo è un grande vantaggio per essere sempre in linea con le esigenze del mercato.
Ma un buon CV serve ancora?
Certo, ci mancherebbe. E’ il primo passo per entrare in contatto con il mondo del lavoro, per farsi conoscere. Il nostro consiglio è di essere sintetici e, soprattutto, di concentrarsi sulle informazioni essenziali che rispondono ai requisiti richiesti. Il CV, da compilare utilizzando preferibilmente il modello europeo, deve essere sempre aggiornato e modificato in base alle esigenze dell’azienda alla quale ci stiamo proponendo. E’ un errore mandare a tutti lo stesso curriculum, ci sono aspetti che vanno più o meno rimarcati a seconda del destinatario. Così come è importante indicare le esperienze maturate, ma anche entrare nel dettaglio delle mansioni effettivamente ricoperte. E’ fondamentale far capire il tipo di lavoro che si è svolto operativamente, sul campo. E non sono da sottovalutare neanche le cosiddette soft skills, quelle competenze ed esperienze particolari che, anche se apparentemente non direttamente collegate alla candidatura, possono incuriosire e spingere il datore di lavoro a convocare un candidato per un colloquio. Infine, anche se può sembrare una banalità, mi sembra necessario sottolineare che vanno assolutamente evitati errori di ortografia e punteggiatura. La corretta accentazione o una buona sintassi sono elementi importanti, che spesso decidono il destino di molte candidature.