Da una parte i dati preoccupanti della disoccupazione in Italia (e al Sud in particolare), dall’altro il crescente numero di imprese che faticano a trovare i profili professionali in linea con le loro esigenze. Dati solo apparentemente incompatibili che, invece, rappresentano le due facce della stessa medaglia.
Il mercato del lavoro, già in tempi precedenti alla pandemia da Covid-19, ha iniziato un processo di evoluzione che pone sempre più l’accento sulla digitalizzazione e lo sviluppo di nuove e avanzate tecnologie. La ricerca di Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, evidenzia in particolare i 30 posti di lavoro maggiormente richiesti , suddivisi in tre liste di top 10 rispetto al livello di qualifica: elevata, media e bassa.
Nella prima categoria spiccano figure con competenze nel comparto Ict, specialisti, project manager e ingegneri con abilità nello sviluppo di software, analisi dei dati e responsabilità di vendite digitali (e-commerce). Alta richiesta anche per gli ingegneri di sistema e specialisti dell’e-commerce.
Con una media qualifica emergono ancora specializzazioni online nel settore commerciale e nel marketing, tecnici elettromeccanici e programmatori Plc (controllore logico programmabile). La domanda si concentra sulla manutenzione elettromeccanica e automazione, assemblaggio di schede elettroniche e montaggio nell’industria metalmeccanica. C’è spazio anche per i cuochi e i tecnici elettromeccanici.
Nella categoria della “bassa qualifica” c’è richiesta soprattutto per gli operai metalmeccanici e, in particolare, manutentori elettromeccanici, assemblatori di schede elettroniche e addetti ai robot di saldatura. Alta la richiesta anche per addetti al controllo qualità, conduttori impianti e addetti all’assemblaggio e montaggio dell’industria meccanica.
Fonte: Corriere della Sera (05/10/2021)