Si dice che oggi le aziende “vogliano riempire al massimo il proprio serbatoio di candidati, in particolare con candidati passivi che non sono alla ricerca di nuove opportunità”. Analizziamo il problema passo dopo passo.
Le imprese stanno sempre più assumendo personale, spendendo somme ingenti di denaro e ottenendo risultati negativi. Due sono i motivi principali:
Ci sono casi in cui i datori di lavoro pubblicizzano posizioni inesistenti, con la speranza di trovare persone che potrebbero rivelarsi utili in un secondo momento. Bisogna aggiungere che le offerte di lavoro restano sui siti anche quando le posizioni sono state occupate (probabilmente per continuare a raccogliere candidati) e, talvolta, sono pubblicate dai reclutatori per cercare nuovi candidati e proporli ad altri potenziali clienti.
A tutto ciò si aggiunge un altro problema: davanti ad un’offerta di lavoro i candidati non sono del tutto sinceri riguardo le proprie competenze (in quanto desiderano farsi assumere) e i datori di lavoro non sono sempre in grado di scoprire la verità.
Dunque, le aziende oggi non sono in grado di scegliere e valutare le competenze dei vari candidati. Procedendo lungo questa strada dove arriveremo? Approderemo nella totale incapacità di svolgere il ruolo per il quale siamo nati. Apis Agenzia per il Lavoro è nata per selezionare, scegliere, valutare e formare buoni dipendenti; essere in grado di misurare le competenze e la qualità delle migliori figure; e soprattutto trattenere i dipendenti in uscita attraverso promozioni e totale fiducia nelle loro capacità. Riteniamo che bisogna promuovere le energie interne, ma la nozione di questo meccanismo premiale non può prescindere dall’eventuale inserimento nel tessuto aziendale di figure esterne altamente specializzate, anche al fine di promuovere una sana e proficua competizione tra aziende.
*Fonte: Harvard Business Review – Italia