La Valle del Chiampo, in provincia di Vicenza, ospita, su un’area di circa 130 kmq, il più importante (per produzione e numero di addetti) distretto della concia in Italia e tra le maggiori realtà di settore a livello mondiale.
Il Distretto Veneto abbraccia il comune di Arzignano e l’area del Chiampo che si estende da Crespadoro a Montebello, da Montorso a Zermeghedo fino a Montecchio Maggiore. La prima attività conciaria risale al 1300. Nel 1855, dopo un lungo periodo di dominio delle filande e degli allevamenti del baco da seta, furono scoperti i primi riferimenti ad attività conciarie di una ventina di aziende, concentrate intorno a Bassano del Grappa. La vera e propria nascita dell’industria risale a dopo la prima guerra mondiale, quando la concorrenza asiatica e l’utilizzo delle fibre sintetiche mandò in crisi il settore dei filati, favorendone una progressiva riconversione. L’attuale peculiarità del Distretto veneto, la cui produzione incide per oltre la metà sul totale nazionale, è rappresentata, dal punto di vista industriale, dalla contemporanea presenza di imprese medio-piccole e grandi gruppi industriali all’avanguardia nell’automazione e nella standardizzazione delle fasi di processo e lavorazione. Sul piano produttivo, le concerie locali sono in larga misura specializzate nelle lavorazioni delle pelli bovine medio-grandi, destinate principalmente ai clienti dell’imbottito (interni auto ed arredamento), alla calzatura ed alla pelletteria.
I profili professionali maggiormente richiesti sono quelli specializzati nelle attività di scarnatura, pressatura e spaccatura e di magazzino. Molto ricercate anche le figure destinate alla gestione dei bottali, macchinari usati nelle industrie conciarie per la lavorazione delle pelli nelle varie fasi della concia.