Come ha inciso il Covid sulle aspettative di lavoro degli italiani? E, soprattutto, quali sono gli obiettivi per il futuro e come si troverà occupazione una volta fuori dall’emergenza? Secondo la ricerca del Randstad Employer Brand 2021, condotta su oltre 190.000 persone in 34 Paesi del mondo (in Italia sono state intervistate 6.581 persone di età compresa tra 18 e 65 anni), un anno di Covid ha cambiato decisamente le condizioni di lavoro del 49% dei dipendenti italiani. Nonostante un terzo dei lavoratori tema di perdere il posto di lavoro, ben il 21% dei dipendenti pianifica di cambiare occupazione entro i prossimi 6 anni, anche se a determinate condizioni.
La prima è che i datori di lavoro comprendano l’esigenza di bilanciare vita privata e vita professionale. Molti inoltre, poco meno della metà, vorrebbero continuare a lavorare da remoto. Il 66% per cento degli interventi sottolinea l’importanza del bilanciamento tra vita privata e professionale e dell’atmosfera piacevole ﴾64%﴿ del posto di lavoro, seguiti da retribuzioni e benefits competitivi ﴾61%﴿, sicurezza del posto di lavoro ﴾58%﴿, visibilità del percorso di carriera ﴾54%﴿, solidità finanziaria dell’azienda ﴾51%﴿. Ma queste priorità non coincidono con quelle dei datori di lavoro. Secondo l’opinione dei lavoratori, le aziende italiane invece puntano soprattutto su solidità finanziaria, buona reputazione, ambiente Covid safe e sicurezza del posto.
Ma come si cerca un nuovo lavoro? Il canale principale è il contatto personale, strada scelta da terzo degli italiani ﴾32%﴿, seguito dalle agenzie per il lavoro ﴾23%﴿ e LinkedIn ﴾20%﴿. Tanti gli altri canali digitali come Infojobs.it ﴾18%﴿, Subito.it ﴾17%﴿, Google ﴾17%﴿ e altri portali per il lavoro ﴾17%﴿.
Fonte CORRIEREWEB.NET – (12/05/2021)
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