“Nonostante Apis sia una realtà ancora giovane, può vantare professionalità e competenze importanti, destinate a fare la differenza in settore molto specializzati, come quello della concia”. Competenze e conoscenza delle dinamiche dell’industria della concia: per il Direttore Commerciale Enrico Bernini sono questi i punti di forza dell’Agenzia per il Lavoro campana in uno dei comparti di eccellenza del “made in Italy”. “Le risorse umane quotidianamente impiegate da Apis nelle attività di ricerca e selezione del personale – precisa – rappresentano un vantaggio competitivo in un mercato in cui sono richiesti profili professionali altamente specializzati”.
L’industria della concia si concentra essenzialmente in tre regioni (Veneto, Toscana e Campania), dove Apis è presente con altrettanti sedi: a Treviso per il distretto di Arzignano, a Santa Croce sull’Arno per il locale distretto e, infine, ad Avellino per il polo conciario di Solofra. Una presenza mirata e capillare che consente ad Apis di monitorare costantemente le dinamiche del mercato di lavoro di settore ed individuare, in tempo reale, le competenze professionali richieste dalle aziende.
“La concia è un settore caratterizzato da una produzione “just in time”, che deve rispondere agli ordini e alle commesse. In altre parole – continua Bernini – si produce per il mercato, non per il magazzino, e non sempre il personale interno è sufficiente a soddisfare i picchi mercato”.
Le aziende della concia richiedono soprattutto personale professionalizzato e già formato, quindi immediatamente operativo. “La nostra Agenzia riesce a garantire alle aziende i profili richiesti nel giro di poche ore. Per quanto possibile cerchiamo anche di mettere a loro disposizione lavoratori con i quali hanno già collaborato, che già conoscono quella realtà aziendale. Crediamo che questo sia un elemento di ulteriore garanzia per chi fa impresa. Allo stesso modo – precisa Bernini – cerchiamo di trovare continue opportunità di lavoro a chi ha deciso di affidare ad Apis la propria professionalità e le proprio competenze”.
Il Covid ha inciso negativamente anche nel settore della concia, penalizzando in maniera significativa le produzioni legate alla pelle, sia nei comparti dell’automotive e dell’arredamento che in quello dell’abbigliamento. “L’ultimo non è stato un anno semplice – conclude il Direttore Commerciale di Apis – ma ora si iniziano a registrare incoraggianti segnali di ripresa che ci consentono di guardare al futuro con cauto ottimismo. La cassa integrazione è finalmente in calo e per gestire al meglio i picchi produttivi si ricomincia ad utilizzare il lavoro somministrato. Siamo sulla buona strada e, come Apis, siamo pronti a sostenere la nuova stagione di crescita ormai alle porte”.
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