
Il distretto toscano della concia è quello dei tre (gli altri due sono in Veneto e in Campania) che raggruppa il maggior numero di aziende. Comprende i comuni di S. Croce sull’Arno, Bientina, Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, San Miniato, Santa Maria a Monte in provincia di Pisa e Fucecchio in provincia di Firenze. Con oltre 250 concerie, che operano nel rispetto del territorio, della tradizione e dell’artigianalità per una produzione di alta qualità, è uno dei più grandi distretti conciari d’Europa.
Le prime lavorazioni risalgono alla metà dell’Ottocento, ma un consistente sviluppo parte solo dagli anni 50’ e 60’, parallelamente al declino dell’agricoltura. Le concerie locali, il cui fatturato complessivo incide attualmente per il 28% sul totale nazionale, si caratterizzano per l’elevato grado di artigianalità e flessibilità delle produzioni, primariamente destinate all’alta moda.
Le lavorazioni riguardano soprattutto le pelli bovine di medie e piccole dimensioni, alcune delle quali utilizzate per la specialità del cuoio da suola, che in Italia viene quasi interamente prodotto nel comune di San Miniato in località Ponte a Egola e per la pelletteria che viene prodotta nel distretto di Santa Croce sul Arno (PI).