Le imprese vanno sempre a caccia di personale qualificato per essere competitive sui mercati. Dai dati raccolti in questi anni le aziende cercano ma non trovano a sufficienza figure professionali adatte alle proprie necessità.
Per contro, si rileva sempre di più una disoccupazione giovanile elevata, a fronte di una spasmodica ricerca da parte delle imprese di personale qualificato. Una carenza largamente dovuta all’orientamento insufficiente e alle sinergie ridotte tra mondo della scuola e delle aziende.
Per l’ISTAT, infatti, la quota di posti di lavoro vacanti, per cui le aziende sono in cerca di candidati, non era mai stata così alta almeno dal 2010, ovvero da quando è iniziata la serie storica dell’Istituto di statistica.
Nel quarto trimestre 2018, il tasso di posti vacanti destagionalizzato è pari all’1,2% nel complesso delle attività economiche considerate e all’1,1% e all’1,4% rispettivamente nell’industria e nei servizi. L’indicatore mostra, rispetto al trimestre precedente, un incremento di 0,1 punti percentuali per il complesso delle attività economiche e per il settore dell’industria e di 0,2 punti percentuali per il settore dei servizi.
Anche una ricerca di Confindustria aveva rilevato che saranno poco meno di 193.000 i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2019/2021) nei settori della meccanica, dell’Ict, dell’alimentare, del tessile, della chimica e del legno-arredo.
Gli imprenditori cercano incessantemente figure professionali che in un caso su tre sono di difficile reperimento, vista la scarsità complessiva dell’offerta formativa che è carente soprattutto per le competenze tecnico-scientifiche medio-alte.
Altro indicatore è il borsino Excelsior evidenzia l’aumento della difficoltà di ricerca di personale dal 25% di gennaio 2018 al 31% di gennaio 2019.
Analizzando questi andamenti è sempre più necessaria, da parte delle aziende, una presa di coscienza sulla necessità di attivare dei canali alternativi a quelli tradizionali di reclutamento fai da te e a cui gli imprenditori ricorrono maggiormente.
E’ sempre più necessario un affidamento a professionisti del recruiting che sappiano individuare talenti e professionalità disponibili ed in linea con le esigenze dell’azienda sia in termini di flessibilità che di retribuzione e che sappiano consigliare l’imprenditore su tipologie di contratti, incentivi, welfare e formazione.
Da circa 25 anni le Agenzie per il lavoro con competenze e professionalità aiutano le aziende e quindi i lavoratori a svilupparsi con la necessaria flessibilità che il mercato del lavoro impone.
Apis come nuova Agenzia per il lavoro ha capitalizzato e sintetizzato competenze ed esperienze indispensabili per consigliare imprenditori e lavoratori al fine di valorizzare al massimo grado il capitale umano in settori strategici dell’economia.