Riparte l’occupazione, ma mancano i lavoratori

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Riparte l’occupazione: in arrivo, nel solo mese di giugno, 560mila nuovi contratti. Secondo Unioncamere, alla fine di agosto, si arriverà a quota 1.3 milioni di nuovi posti. Numeri importanti che rischiano di non trovare corrispondenza sul mercato del lavoro, dove mancano spesso le figure adeguate, in linea con le esigenze e le aspettative del tessuto produttivo.

Un gap che riguarda in prima battuta il turismo, ma anche altri settori, dove sono tante le imprese alla ricerca, tra gli altri, di saldatori, ingegneri e informatici. Per Confindustria servono, e in fretta, 110mila professionalità tecnico-scientifiche. Per il momento il reclutamento procede a rilento: ad aprile, secondo l’Istat, sono state appena 20mila le persone inserite nel mondo del lavoro. Davvero poca roba, se confrontate con i numeri stimati da Unioncamere.

Se l’industria paga soprattutto la mancanza di adeguate specializzazioni e il ridimensionamento dell’alternanza scuola-lavoro, nel turismo, sostengono molti operatori, il reddito di cittadinanza, combinato con i sostegni erogati dal Governo, è, non di rado, un freno a proporsi sul mercato del lavoro.

 FONTE: La Repubblica (09/06/2021)

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