«Hai una laurea in Lettere, cosa ti aspetti?» ecco una delle tante frasi rivolte ai laureati in materie umanistiche o a che possiede una delle lauree umanistiche in genere. Apis Agenzia per il Lavoro dà molta importanza a tale problematica.
Leggenda vuole che in Italia le lauree umanistiche non servano a niente. È davvero così? A questo interrogativo il Professor Keating (interpretato da un magistrale Robin Williams) risponderebbe: «Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, Legge, Economia, Ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore sono queste le cose che ci tengono in vita».
Frase smielata, certo, ma contenente un fondo di verità: si tratta di un percorso di studi che permette di muoversi da un campo del sapere all’altro, di pensare, di comunicare, di interagire con le persone.
Ultimamente questi punti sono presi in massima considerazione da molte aziende: agenzie per il lavoro ricercano figure laureate in materie umanistiche da inserire (con una fase iniziale di stage) come Account Manager, specialisti delle Risorse Umane, addetti alle informazioni telefoniche e alla comunicazione, educatori professionali ecc. Insomma, selezionano persone versatili, aperte a nuovi orizzonti e pronte ad affrontare nuove sfide.
Come afferma Carlo Capè, amministratore delegato di Bip-Business Integration Partners, «studiare le discipline umanistiche sviluppa nelle persone la capacità di cogliere i contesti e di valutare gli impatti sociali dei cambiamenti in atto. Competenze importanti che ben si integrano con quelle acquisite da chi si è formato nelle discipline scientifiche. Tanto che il 9% dei 400 inserimenti di quest’anno riguarda profili non tecnici». Un punto di incontro, dunque, tra capacità comunicative e relazionali e abilità tecnologiche. E proprio questo è uno degli obiettivi di Apis Agenzia per il Lavoro: ricercare persone provenienti da facoltà umanistiche ed intraprendere con loro un cammino fatto di formazione, apprendimento ed esortazione.
È come se si venisse ad instaurare un rapporto Maestro/Allievo. Apis Agenzia per il Lavoro è una sorta di maestro, il quale sceglie, forma, esorta e motiva i candidati umanisti; un maestro il cui compito è quello di credere nei propri allievi e nel loro talento, aiutarli a credere in se stessi, far emergere le proprie capacità e spronarli a realizzare i propri obiettivi.
A questo punto una domanda sorge spontanea. Risorse Umane o consulenza: sarà questo il futuro degli umanisti? Potranno anche loro far sentire la propria presenza in questo ambiente di lavoro? Per il momento, la risposta sembra essere positiva e Apis Agenzia per il Lavoro augura loro un futuro radioso e pieno di soddisfazioni.